Smartphone, il 2019 sarà l’anno dei display OLED

Smartphone, il 2019 sarà l’anno dei display OLED

I display OLED di piccole e di medie dimensioni, la cui produzione è stata influenzata principalmente dalle mosse compiute da Samsung Display, dovrebbero conquistare oltre il 50% del mercato degli smartphone entro la fine del prossimo anno, superando così i display TFT-LCD, che attualmente rappresentano invece la quota maggiore della produzione.

Ad affermarlo è un recente studio condotto dalla società di ricerche di mercato IHS Markit, e per la quale la quota di display OLED per smartphone è aumentata costantemente dal 40,8% nel 2016 al 45,7% del 2018. Tuttavia, l’anno prossimo non solamente tale corsa non dovrebbe arrestarsi, bensì la quota di display OLED dovrebbe superare per la prima volta quella dei pannelli TFT-LCD.

La società di ricerche di mercato ha dichiarato che le vendite di display OLED dovrebbero raggiungere i 20,7 miliardi di dollari entro l’anno prossimo, con una quota del mercato degli smartphone che dovrebbe raggiungere il 50,7%, ponendo così in minoranza i “concorrenti”. Di fatti, d’altro canto, le vendite di pannelli TFT-LCD dovrebbero raggiungere 20,2 miliardi di dollari nello stesso periodo, con una quota che dovrebbe raggiungere il 49,3%.

Non solo. La società di ricerca sembra scommettere in maniera piuttosto convinta sul futuro di questo business, tanto da prevedere che il mercato degli schermi OLED continuerà a crescere, con una quota che dovrebbe raggiungere il 73% nel 2025, destinando in tal modo a una fetta fortemente minoritaria di mercato quel che accadrà in casa dei display LCD.

Ma perché il mercato sta virando così prepotentemente verso i display di nuova generazione a base di tecnologia OLED? Sempre secondo le riflessioni che sono state incluse nell’analisi compiuta da IHS Markit, la rapida crescita del mercato dei display OLED è attribuita alla eccellente qualità d’immagine che può essere garantita da tale nuova tecnologia, che pertanto permette di godere pienamente e con nuove soglie di efficacia di tutto ciò che la produttività e l’entertainment ci possono garantire. Si pensi alla visione di un film o di un programma in streaming, al gioco online più sfrenato o all’intrattenimento di operatori come NetBet che, peraltro, sulle nuove tecnologie hanno investito in maniera notevole.

Non solo: oltre alla peculiarità di poter garantire una migliore visione, i display OLED si fanno apprezzare per le loro caratteristiche sottili e leggere. Inoltre, gli schermi OLED flessibili con un substrato infrangibile sono diventati improvvisamente molto più facili da produrre, contribuendo così ad abbattere il loro costo unitario.

Tornando al leader di mercato, Samsung Display ha affermato che i display OLED flessibili sono stati utilizzati per i modelli Galaxy S e iPhone X, e che i prodotti sono stati sempre più forniti anche per gli smartphone cinesi. I display OLED sono per il momento sempre stati considerati come prodotti “premium”, ma ora stanno contribuendo a rivoluzionare anche il mercato di massa, superando gli LCD in termini di prestazioni e competitività dei costi.

Sempre in ambito sudcoreano, ricordiamo come il produttore di display parte del colosso tecnologico Samsung Electronics, abbia attribuito la rapida crescita del mercato OLED ai propri investimenti coerenti in ricerca e sviluppo. L’azienda ha d’altronde iniziato a produrre in serie display OLED già nel 2007, per la prima volta nel mondo, e ha mantenuto il primo posto nello sviluppo e nella produzione di massa di display OLED flessibili all’avanguardia per il mercato globale per tutto questo tempo.

Per avere un’idea di quanto le mosse di Samsung Display possano ben influenzare l’intero mercato, sia sufficiente ricordare come nel primo trimestre la società abbia detenuto una schiacciante quota del 95,4% nel mercato dei pannelli OLED di piccole e medie dimensioni e del 97,4% nel mercato dei display OLED flessibili, a più alto valore aggiunto.

L’azienda ha dichiarato giovedì scorso che il proprio display OLED per smartphone infrangibile è stato certificato negli Stati Uniti dopo essere stato approvato da Underwriters Laboratories, una società che si occupa di compiere dei test ufficiali per il dipartimento statunitense per la sicurezza e la salute sul lavoro.

La società ha aggiunto che il prodotto può essere applicato a vari dispositivi, dagli smartphone alle apparecchiature militari, aprendo così ulteriori nuove strade per la diversificazione delle fruizioni degli sforzi più concreti della propria tecnologia di nuova generazione.

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