Fentanyl usato in Nebraska in un esecuzione capitale

Fentanyl usato in Nebraska in un esecuzione capitale

Il fentanyl, noto anche come fentanil e fentanile (oltre che con i nomi dei farmaci commerciali è un analgesico oppioide sintetico, che agisce per lenire il dolore riducendolo senza curarne le cause.

Il fentanyl fu sintetizzato dal dottor Paul Janssen nel 1960, grazie all’avvenuta sintesi, alcuni anni prima, della petidina. Janssen riuscì infatti a sviluppare il fentanyl analizzando alcune sostanze strutturalmente analoghe e correlate alla petidina, dotata anch’essa di attività oppioide

Inizialmente sviluppato quindi per uso clinico, si sta ora diffondendo tra le droghe di strada dove spesso è mischiato e spacciato con eroina o altre sostanze.

Se in ambito clinico è impiegato in cerotti transdermici, lecca-lecca o pastiglie per la terapia del dolore cronico dei malati di tumore, in ambito criminale viene invece sintetizzato dai cartelli della droga messicani a un costo più basso di quello necessario per produrre eroina, con cui spesso viene mischiato per renderla più potente.

Secondo quanto riportato dai CDC, i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle malattie americani, tra 2014 e 2015 le morti per overdose dovute agli oppioidi sintetici come il Fentanyl sarebbero cresciute del 72%. Soltanto nel 2014 più di 18 mila statunitensi sono morti per overdose da oppioidi regolarmente prescritti.

Per capire la portata dei suoi effetti, il fentanyl è circa 100 volte più potente della morfina: 100 microgrammi di Fentanyl equivalgono approssimativamente a 30 mg di morfina e 125 mg di petidina (meperidina) in attività analgesica, con una rapida insorgenza e breve durata d’azione.

Vista la sua potenza, il fentanyl rappresenta dunque un farmaco notevolmente pericoloso: è molto facile andare in overdose anche avendone assunto piccole quantità.

Il farmaco può portare a depressione respiratoria (quando cioè non si riesce a respirare perché il sistema respiratorio non è in grado di garantire il giusto equilibrio tra ossigeno e anidride carbonica), alla quale può seguire la morte, in caso di dosaggio eccessivo.

Ed infatti gli Stati Uniti si preparano alla prima esecuzione capitale proprio con l’utilizzo del Fentanyl.

Il potente oppioide verrà infatti usato nel cocktail mortale per Carey Dean Moore, 60 anni, di cui 38 passati nel braccio della morte per aver ucciso nel 1979 due tassisti a Omaha, in Nebraska.

Una corte d’appello federale dello Stato americano ha infatti dato il via libera alla procedura con l’uso di questo farmaco, respingendo il ricorso dell’azienda farmaceutica tedesca Fresenius Kabi.

Nello specifico, la casa farmaceutica non si era espressa sulla pena di morte di Moore, ma ha protestato contro la decisione della corte del Nebraska. La ragione sta nel fatto che i contratti con i distributori farmaceutici vieterebbero le vendite per operazioni come questa.

Inoltre, l’azienda sostiene che lo stato del Nebraska non ha conservato in modo appropriato il farmaco, con il rischio quindi di una morte dolorosa.

I giudici chiamati a decidere hanno però concluso che la società non subirà un danno irreparabile e che bloccare il boia “frusterebbe la volontà del popolo” dopo che il 61% degli elettori ha votato due anni fa per reintrodurre la pena capitale dopo la sua abolizione.

A Moore, tra i più longevi detenuti nel braccio della morte, verrà quindi somministrato un mix di Valium e Fentanyl, che bloccherà la respirazione.

Il direttore del sistema penitenziario, Scott Frakes, si è rifiutato di svelare dove sono stati acquistati il Fentanyl e le altre sostanze.

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