Facebook, i giovani americani prediligono altri social

Facebook, i giovani americani prediligono altri social

Facebook negli ultimi mesi non sta vivendo proprio un bel momento: lo scandalo di Cambridge Analytica certamente, ma anche i problemi delle fake news e dell’incitamento all’odio.

Il fondatore Mark Zuckerberg, più di una volta negli ultimi mesi, ha liquidato come non vera l’accusa mossa da Tim Cook, secondo cui i guai di Facebook nascerebbero dalla pratica seguita dal gruppo di Menlo Park di fare soldi sui dati personali degli utenti. Ha sostenuto che i problemi di Facebook nascono dal suo idealismo perché solo un sistema basato sulla pubblicità può consentire di collegare persone in tutto il mondo, visto che sono tanti coloro che non possono permettersi di pagare.

Inoltre Zuckerberg ha tentato di rassicurare i due miliardi di persone che navigano sulla piattaforma social ma anche gli investitori, spiegando la stretta a cui si sta già lavorando per proteggere al meglio le informazioni personali e per limitare al massimo le attività di raccolta dati da parte di società terze.

Facebook, come azienda, ha promesso di essere più trasparente nelle sue politiche e nelle sue attività. Sandberg, COO di Facebook, ha anche ammesso che ad oggi Facebook non può contare solamente sull’intelligenza artificiale per moderare i contenuti e che quindi faranno affidamento anche sui team umani di revisione.

Ma non sono solo queste le preoccupazioni del social blu: negli Stati Uniti Facebook infatti non attrae più i giovani e sembrerebbe il social network preferito dai ragazzi di famiglie a basso reddito. A dirlo una analisi aggiornata del Pew Research Center dal titolo ‘Teen, social media e Technology 2018’.

Facebook i giovani americani prediligono altri social

Secondo il Pew Research Center, oggi la metà (51%) degli adolescenti statunitensi tra i 13 e i 17 anni afferma di utilizzare Facebook, molto meno di altre piattaforme come YouTube (85%), Instagram (72%) e Snapchat (69%). Nella precedente ricerca, il 71% dei ragazzi usava Facebook, il 52% Instagram, il 41% Snapchat. Queste ultime due piattaforme sono dunque notevolmente cresciute, rosicchiando spazi al social di Zuckerberg.

Il sondaggio evidenzia inoltre che gli adolescenti a basso reddito gravitano di più su Facebook rispetto a quelli con reddito più elevato. Sette su dieci adolescenti che vivono in famiglie che guadagnano meno di 30.000 all’anno – riporta la ricerca – dicono di usare Facebook, rispetto al 36% il cui reddito familiare annuale è di 75.000 dollari o più.

La scelta del social preferito sembra essere influenzato anche da sesso ed etnia. Snapchat è più femminile (è il social più usata dal 42% delle ragazze e dal 29% dei ragazzi), mentre YouTube più maschile. I bianchi tendono a frequentare di più l’app di Evan Spiegel rispetto a ispanici e neri. Mentre gli afroamericani scelgono Facebook molto più spesso della media.

“È solo un esempio – affermano gli analisti – di come il panorama tecnologico per i più giovani si sia evoluto dal 2014-2015”. Gli adolescenti, quindi, si stanno allontanando da Facebook. Che è la piattaforma social più usata solo dal 10% dei ragazzi americani. Contro il 35% di Snapchat, il 32% di YouTube e il 15% di Instagram.

Per quanto riguarda l’uso dello smartphone, invece, questo è diventato ormai irrinunciabile per i giovanissimi. Il 95% ne possiede uno o ha a disposizione un dispositivo mobile. E il 45% afferma che l’accesso a internet è praticamente costante. Eppure, nonostante una presenza fissa, i ragazzi non hanno una cieca fiducia nei social network.

I social infatti per il 45%, non hanno effetti né positivi né negativi sui pari età; per il 31% l’impatto è in prevalenza positivo e per il 24% negativo.

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