Strage di Nizza, Facebook attiva il Safety Check

Strage di Nizza, Facebook attiva il Safety Check

Un 14 luglio di sangue per la Francia e per Nizza, costato almeno 84 morti e circa 100 feriti di cui 18 in condizioni gravissime e almeno 54 bambini ricoverati all’ospedale Lenval.

Verso le 22.30 sulla Promenade des Anglais, il lungomare di Nizza, una folla riunita per festeggiare la festa nazionale del 14 luglio stava assistendo ai fuochi di artificio, quando un camion si è lanciato sul pubblico: una corsa folle, lunga ben due chilometri, un percorso a zig zag mirato ad uccidere più persone possibili. Il killer alla guida del camion era un franco tunisino di 31 anni, fermato da un uomo e due poliziotti. Qualche ora dopo l’attentato, secondo il sito dicontrollo delle attività jihadiste sul web, Site, l’Isis, “ha celebrato il massacro di Nizza”.

A seguito della tragedia i social network si sono subito attivati, specialmente Twitter e Facebook: il sito di microblog ha lanciato l’hashtag #PortesOuvertesNice invitando i cittadini ad accogliere chi sta fuggendo dopo la strage, mentre il social network di Mark Zuckerberg ha subito attivato il Safety Check, affinché chi è in salvo possa contattare famigliari e conoscenti.

E a quanto pare il servizio di Facebook funziona perfettamente: una donna di origini malgasce che ieri sera aveva postato sul social un appello disperato per chiedere notizie del suo nipotino, un neonato di appena otto mesi, che si trovava in una carrozzina blu perso durante i movimenti di panico della folla dopo l’attacco, ha annunciato di aver ritrovato il bambino: “Alcune persone lo avevano trovato e portato a casa loro, STA BENE”.

Secondo le pagine di ricerca di persone disperse a Nizza, molti altri bambini ritrovati soli tra la folla ieri sera sono stati portati nella caserma Auvare, sede principale della polizia in città.

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