Sonda Rosetta trova l’origine della vita

Sonda Rosetta trova l’origine della vita

I componenti cruciali responsabili dell’origine della vita sul nostro pianeta,  l’amminoacido Glicina e alcune tracce di fosforo, sono stati trovati sulla cometa 67/P Churyumov–Gerasimenko raggiunta nel 2014 dalla sonda Rosetta e dal lander Philae nel corso della missione durata oltre 30 anni fra progettazione e viaggio.

La glicina è il più semplice fra i venti aminoacidi che compongono le nostre proteine, specie il Dna e l’Rna, mentre il fosforo è l’ingrediente chiave della doppia elica e delle membrane cellulari.

Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, ha così commentato la scoperta: “Sapevamo già che la glicina poteva essersi assemblata nelle prime fasi di formazione del sistema solare. Ne avevamo anche trovata traccia in alcuni meteoriti e in un campione di polvere di cometa portato a Terra dalla Nasa nel 2009. Ma avevamo sempre il dubbio che i materiali fossero stati contaminati da noi. Questa volta abbiamo osservato la coda della cometa senza toccarla, misurando le emissioni del suo spettro. Siamo sicuri di avere dati affidabili”.

“Quanto è probabile che da questi mattoni si sia potuta evolvere la vita come la conosciamo noi? Su questa domanda c’è grandissima discussione. Ma la scoperta ci induce a pensare che, su tempi e dimensioni propri dell’universo, la vita possa essere abbastanza comune. Processi come quello osservato da Rosetta possono infatti essere avvenuti anche altrove. Oggi sappiamo che la Terra è meno speciale di quanto credessimo. Dagli anni ’90 abbiamo scoperto molti pianeti che orbitano attorno a una stella proprio come il nostro”, ha proseguito Battiston.

“Rosetta ci conferma che le comete sono dei messaggeri che vengono da molto lontano per raccontarci la complessità dell’universo. Il ritrovamento della aminoacido glicina e del fosforo, elemento chiave del DNA, sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, avalla la teoria che asteroidi e comete abbiano avuto un ruolo importante nel trasportare per l’Universo almeno una parte degli elementi alla base della vita. Sono solo piccoli tasselli di una verità articolata. Con i prossimi dati altri ne verranno. Ancora una volta la scelta fatta dall’Agenzia Spaziale Europea di andare a caccia di comete e di atterrarci sopra (un record europeo e anche italiano) si dimostra importante per i risultati scientifici che sta portando”, ha concluso il presidente dell’ASI.

I risultati delle analisi di Rosetta sono stati pubblicati su Science Advances, che di recente ha pubblicato un esperimento dell’università di Nizza dove alcuni ricercatori hanno assemblato in laboratorio acqua, metanolo e ammoniaca, raffreddando il tutto a 200 gradi sotto zero, in modo tale da “riprodurre” i granelli ghiacciati delle comete, successivamente lo hanno bombardato con raggi ultravioletti per imitare l’energia delle stelle. Dall’esperimento sono emersi vari tipi di zuccheri, alcuni compatibili con i mattoni del Dna.

 

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