Marte stasera visibile a occhio nudo dalla Terra

Marte stasera visibile a occhio nudo dalla Terra

Questa sera, tra il 30 e il 31 maggio, alle 23:34 ora italiana, Marte sarà visibile a occhio nudo, dato che si troverà vicinissimo alla Terra, come non capitava da ormai 11 anni: Terra e Marte saranno separati da “soli” 75,3 milioni di chilometri. Il momento di migliore visibilità si avrà verso l’una di notte. Sarà inoltre visibile Saturno, anche se sarà più brillante nel mese di giugno.

Per tutti quelli che vorranno seguire Marte dal divano di casa, il “Virtual Telescope” di Roma ha organizzato una diretta online dedicata al Pianeta Rosso.

L’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope, ha spiegato: “In questo periodo Marte è il grande protagonista del cielo, dove è ben visibile per tutta la notte. Per apprezzare il suo disco rosso, basterà puntare lo sguardo verso Sud, tra le stelle della Bilancia. Per chi volesse osservare meglio la superficie di Marte, sempre elusivo e restio a mostrarsi nei particolari, sarà invece necessario un telescopio con almeno 100 millimetri di diametro. Siccome Marte alle nostre latitudini apparirà un po’ basso sull’orizzonte la sua visibilità sarà disturbata dallo spesso strato di atmosfera, lo stesso che al tramonto attenua la luce del Sole mostrandocelo più rosso. Se l’interferenza sarà contenuta potremo vedere i ghiacci che ricoprono il Polo Nord marziano e i chiaroscuri del suolo”.

E proprio i ghiacci polari marziani studiati dagli scienziati della Nasa hanno appena fatto emergere che il Pianeta Rosso, nel suo passato climatico, è stato protagonista di un’era glaciale, molto simile a quelle che hanno caratterizzato la storia evolutiva terrestre. A individuarla nella calotta polare Nord del Pianeta Rosso, gli scienziati del Southwest Research Institute, nel Texas. Dalle misurazioni dello spessore del ghiaccio i ricercatori hanno stimato che la fine dell’ultima era glaciale marziana risale a circa 370mila anni fa.

Sul sito dell’Agenzia spaziale italiana (Asi)  si legge che “L’analisi condotta sui ghiacci marziani riveste particolare rilievo non solo per ricostruire la storia climatica di Marte, ma anche in prospettiva di una futura esplorazione umana del pianeta, considerata l’importanza di poter disporre di risorse idriche”.

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