Canone Rai, si paga anche con un Pc o uno smartphone?

Negli ultimi giorni è arrivata una notizia che sta già facendo molto discutere: secondo una interpretazione molto “allargata” di una norma, tutti i possessori di apparecchi “atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni”, sono tenuti a pagare il canone Rai. Un “Canone Speciale”, viene definito, che potrebbe colpire nei prossimi giorni tutti, dalle imprese che utilizzano computer, smartphone, tablet per questioni lavorative, fino ai semplici utenti che – dopo essersi sbarazzati della tv classica – potrebbero essere costretti a pagare il canone per il possesso del computer. E’ una situazione molto complessa: negozianti, studi professionali, piccole e medie imprese, stanno ricevendo nelle ultime ore i bollettini che sollecitano il pagamento del canone Rai speciale, dato che si presuppone che questi “soggetti” abbiano a disposizione almeno un computer. Le associazioni delle imprese reputano assurdo il pagamento del canone, del resto tali strumenti (computer, smartphone, tablet, ecc.) servono esclusivamente per lavoro. Inoltre – spiegano da R.ETE. Imprese Italia (Casartigiani, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Confesercenti) – si chiede la digitalizzazione e l’informatizzazione delle imprese e poi si obbligano le stesse imprese a pagare un simile balzello? E’ un controsenso. Il problema è che questa norma potrebbe essere allargata anche agli utenti consumer, i cittadini insomma. Si attendono risposte più concrete su questo tema, che sta sollevando senza dubbio un gran polverone.

Pietro Gugliotta

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