Arriva SweatCoin dalla Russia: più cammini e più ti pago

Arriva SweatCoin dalla Russia: più cammini e più ti pago

Dalla Russia arriva SweatCoin, la piattaforma che più cammini e più ti paga: un credito (o quasi) spendibile in un negozio digitale ogni mille passi. Ma è davvero così?

Chi è che oggigiorno non ha un cellulare o uno smartphone o altri prodotti ad alta tecnologia? Praticamente tutti, o quasi. Il problema è, oltre alle telefonate, l’uso che ne facciamo. C’è chi ci naviga tranquillamente in Internet, chi ci lavora, chi semplicemente chatta, chi utilizza videochiamate e così via.

Lo smartphone è diventato quasi un’estensione del nostro corpo, un’appendice difficilmente rinunciabile. Si sta addirittura sviluppando, negli ultimi tempi, il terrore da smarrimento. Nel momento in cui le persone tengono nel dispositivo anche dati sensibili, è naturale che si sviluppi pure, conseguenzialmente, la paura di perderlo, di non trovarlo più, di esserne derubati.

Quasi come quella paura che abbiamo quando smarriamo il portafoglio, con soldi, carta d’identità, carte di credito, bancomat e così via. In fondo, se prima eravamo persone semplici, in qualche misura “pulite”, ora siamo persone complesse. Nella tasca si portavano un documento e un po’ di soldi in contanti. Adesso si può forse fare a meno pure del documento, ma non dello smartphone.

In fin dei conti, sul nostro dispositivo possiamo tenere scansionato mezzo mondo. Un altro problema è l’utilizzo però dello smartphone in maniera ossessiva, compulsiva (anche questa è una cosa che lo rende sempre più assimilabile a un pezzo del nostro corpo). Specialmente i ragazzi, a tavola con gli amici, seduti su una panchina, in una riunione o in un incontro, continuano a digitare in maniera compulsiva, assentandosi completamente dal contesto, o in parte.

Ma comunque non facendo fare una bella figura ai rapporti umani. E se poi teniamo conto del fatto che questi dispositivi vengono utilizzati anche in gran parte per scopo ludico, il gioco è fatto. Il processo di alienazione è completato e completo. Si entra nel mondo dell’irrealtà, del virtuale, della finzione fine a se stessa. Un surrogato della vita reale che a volte prende completamente la persona e la trasporta in un’altra dimensione.

Ma tuttavia ci sono molte applicazioni che risultano utili e a volte utilissime per la vita quotidiana e per il lavoro. Perciò anche il processo di demonizzazione dello smartphone trova un limite quando si scopre che magari una certa applicazione ti serve per capire quando parte l’autobus e dove porta, quante e quali pillole devi prendere il quel giorno.

Insomma, la tecnologia non va demonizzata, va interpretata e utilizzata cum grano salis, come quando ci consente di scaricare un’applicazione che ci paga quando camminiamo. Sì, avete capito bene: più si cammina e più si è pagati; certo a determinate condizioni ed entro certi limiti, eppure è così. Si tratta di SweatCoin, e viene dalla Russia, il Paese degli Hacker, dei guastatori di elezioni. Ma stavolta l’applicazione è degna di nota, e per alcuni versi davvero geniale.

SweatCoin significa moneta del sudore, e si capisce perché. La progettazione dell’applicazione è datata 2016 e a idearla e a svilupparla sono stati Oleg Fomenko e Anton Derlyatka. Ma in Italia è arrivata solo negli ultimi tempi in maniera massiccia. Proprio negli ultimi mesi sta scalando le classifiche delle App più scaricate. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito è già un mito.

Questa piattaforma si propone di sviluppare l’esercizio fisico, nonché le passeggiate all’aria aperta, attraverso un incentivo in denaro. Vengono in sostanza retribuite le camminate, non al chiuso, attraverso la dazione di 0,95 SweatCoin ogni mille passi. Quando si è raggiunta una certa somma, questa è spendibile sullo Shop organizzato nell’applicazione. Moltissimi i prodotti in vendita, tra cui addirittura anche iPhone di ultima generazione.

Per fare un esempio, per acquistare un iPhoneX, è necessario compiere 21 milioni di passi, collezionando ventimila SweatCoin. Se non abbiamo capito male, quasi il giro del mondo. Le aziende danno dei compensi a SweatCoin, a patto che questo pubblicizzi e carichi i prodotti da acquistare sull’applicazione.

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