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La modalità carriera è denominata “Tour Dirt”, ed ha la struttura classica che ci permetterà di girare il mondo in cerca di vittorie e premi in denaro. Possibilità con tale modalità di sbloccare nuove mappe, nuovi circuiti, nuove gare e nuovi modelli di macchine e pezzi di ricambio. Inoltre due eventi sbloccabili, i World Tour, ossia cinque gare di una determinata tipologia in giro per il mondo, e gli X Games, eventi misti in uno specifico continente. Presente una grande varietà di paesi in cui gareggiare, i tracciati per la verità non sono moltissimi, ma la varietà di competizioni colma questo vuoto.
Il gameplay è tipicamente arcade, il tasso di difficoltà generale del gioco non è elevatissimo, l’intelligenza artificiale è mediocre. I danni alle vetture potranno essere solo visivi oppure completi, questo dipenderà dal settaggio delle opzioni. Possibilità di Flashback qualora uno schianto produca l’eliminazione, è dunque è possibile riprendere il gioco alcuni istanti prima dell’incidente. Bassissimo il livello di customizzazione delle vetture, che per gli appassionati può rivelarsi frustrante.
La grafica è decisamente di alto livello, fondali e veicoli con elevata caratterizzazione ed effetti grafici sempre precisi ed affascinanti. Il comparto multiplayer online favorisce la longevità del titolo, permettendo partite fino ad 8 giocatori, con possibilità di creare tornei personalizzati. Il gioco è un qualcosa di diverso rispetto ad altri titoli sul rally, improntati più alla simulazione di corse in solitaria, Dirt 2 è orientato invece a corse con più concorrenti dando così quello stampo arcade tanto voluto dagli sviluppatori.