– Calcio, qui i movimenti principali sono dettati dalla CPU. Potremo scegliere se difendere o attaccare: difendendo, dovremo spostarci a sinistra o destra per intercettare l’attaccante, che a sua volta dovrà cercare di concludere in porta. Una volta arrivati dentro l’aria, il difensore diventerà il portiere e dovrà cercare di parare la conclusione dell’attaccante. Una simulazione molto divertente del gioco più amato dagli italiani.
– Bowling, il funzionamento è molto reale, regole comprese. Prendiamo la palla ed allunghiamo la mano per lanciarla in direzione dei birilli: coordinazione e movimento fluido per cercare di ottenere più punti possibili, buttando giù tutti i birilli.
– Pugilato, forse quello peggio realizzato: possiamo difenderci o effettuare solo un tipo di colpo. Niente ganci o montanti, niente finte di corpo: la stanchezza non esiste e dunque vince chi muove più velocemente le mani, quasi senza senso.
– Pallavolo, piu che pallavolo si tratta di Beach Volley. Siamo in spiaggia, in un uno contro uno molto divertente: per salvare la palla dovremo effettuare la posizione del bagher, per colpirla invece potremo schiacciare con tutta la nostra forza: equilibrio e coordinazione incideranno sulla direzione del tiro.
– Tennis da Tavolo, anche questa simulazione è molto divertente: la posizione del corpo e la forza dell’impatto con la pallina ci permetteranno di fare punto contro il nostro avversario. Purtroppo non conta il movimento del polso, ma il sensore rileva solo i movimenti del corpo. Attenti a non finire fuori dall’inquadrature del sensore!
– Atletica, è composta da cinque discipline.
– Velocità,
– Lancio del Giavellotto,
– Salto in Lungo,
– Ostacoli,
– Lancio del Disco,
Basterà correre sul posto, alzando le ginocchia quanto basta per dare velocità, e nel caso dei salti, effettuare un balzo piccolo sul posto. Diverso il discorso per il lancio del disco, qui con una buona torsione del busto, accompagnata all’inclinazione del nostro braccio e della nostra mano, potremo effettuare un lancio veramente importante.
Pietro Gugliotta