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Dunque si ripete la componente horror, che in un qualche modo decretò il successo del primo capitolo. Ma sarà leggermente attenuata, per non andare a scontrarsi con il ritmo narrativo, che nei giochi di ultima generazione è diventato un elemento base per la giocabilità. Il team di sviluppo ha perciò deciso di inserire tempistiche diverse nell’azione a favore di spazi narrativi maggiori.
Il producer proprio su questo punto ha infatti affermato: “Dead Space era pregno di tensione. Dopo il lancio abbiamo fatto numerose ricerche a riguardo e molti ci confidavano che spesso non ascoltavano i log audio per paura che un mostro li azzannasse alle spalle. Non ci piace che la gente sia costretta a sacrificare il background storico per via dell’eccessiva tensione”